senza pietà

Oggi non ne faccio una giusta. Sono più distratta, inebetita, stordita del solito. E il bello è che credo di sapere anche la causa che, come al solito, è provocata da idee malsane. Quindi mi impongo di smetterla. Di non pensarci. Di non farmi fare neanche il solletico al cervello da quell’idea.

Poi, c’è da dire che sono sempre troppo ingenua: non sono furba per natura, nè tantomeno ho la faccia di chi può fartela sotto il naso e ridere. No, vengo sgamata in pieno. Se ho qualche idea stramba per la testa mi si legge subito in fronte. Sono un po’ un segnale stradale permanente.

Ma, che vi devo dire, mi sono abituata ad essere così.

Ogni tanto c’è un po’ di accanimento, dovuto alla semplicità delle mie indicazioni facciali: ma, dato che non sono assolutamente in grado di controllare il viso in modo che si legga “tutt’apposto” al posto di “ho combinato la solita cretinata” o “sono incazzata nera e ti vorrei uccidere” o ancora “sei l’uomo più bello del mondo”, allora tanto vale non impegnarsi proprio. Otterrei forse di diventare viola, verde o cadavere, ma non servirebbe a nulla.

Quindi, mi becco le mie beate conseguenze, insieme anche alle belle sorprese che ogni tanto capitano: le ragazze timide, ogni tanto, sono ancora apprezzate…

Parola di Rosso Gambero.